I disturbi dell’apprendimento

Cominciamo con una premessa: ogni bambino è diverso dall’altro e non sempre bisogna preoccuparsi se nostro figlio non fa i primi passettini come il cugino o non pronuncia le stesse paroline del figlio di un amico che ha la stessa età.

Tuttavia i genitori devono essere capaci di capire quando è il momento di approfondire un disturbo dell’apprendimento.

Come si fa a capire quando un bambino ha un disturbo specifico dell’apprendimento?

Nel normale sviluppo il bambino dovrebbe raggiungere le diverse tappe seguendo un percorso lineare ed armonico rispetto alle funzioni cognitive, emotive e comportamentali.  Quando queste tappe non vengono raggiunte o se vengono raggiunte molto in ritardo è il caso di rivolgersi ad uno specialista. Per il genitore attento, i bimbi della stessa età devono essere un termine di paragone ma senza sfociare in una competizione. Quando il bambino presenta difficoltà non incontrate dai coetanei è il caso di fare approfondimenti.

Quali sono i segnali precoci di un disturbo specifico dell’apprendimento?

Esistono segnali che potrebbero rappresentare un campanello d’allarme e ne riporto alcuni qui di seguito:

-Ritardo nel raggiungimento delle tappe dello sviluppo linguistico:

Difficoltà nella pronuncia delle parole, vocabolario limitato e una sintassi semplificata rispetto ai suoi coetanei.

– Difficoltà nel riconoscere le lettere e i numeri:

Il bambino potrebbe faticare a riconoscere le lettere dell’alfabeto, i numeri o le forme geometriche di base.

– Difficoltà nell’apprendimento di nuove parole:

Il bambino potrebbe avere difficoltà nell’imparare nuove parole e nel comprendere il significato delle parole già conosciute.

– Resistenza o frustrazione verso le attività scolastiche:

Il bambino può mostrare una crescente avversione verso attività che coinvolgono la lettura, la scrittura o la matematica.

È importante sottolineare che la diagnosi dei disturbi dell’apprendimento deve essere fatta con cautela e considerando le caratteristiche individuali dell’individuo.

È necessario pertanto rivolgersi a professionisti qualificati e specializzati nel campo per garantire una valutazione accurata e un supporto adeguato.

 

Dott. Antonio Fabozzi

Psicoterapeuta – Formatore

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