I pensieri negativi

Ricordate Jovanotti?

” Io penso positivo, perchè son vivo, perchè son vivo. . . ”

Eppure la maggior parte delle persone sembra pensare al contrario, ” al negativo “.

Perchè accade questo? Proviamo a spiegarlo!

Per prima cosa, un po’ dipende anche dal carattere di una persona. I pessimisti tendono a vedere il bicchiere mezzo vuoto e a pensare al negativo. Gli ottimisti, al contrario, vedono il bicchiere mezzo pieno e pensano in modo più positivo. Non esiste un modo sbagliato di essere, infatti chi si rappresenta gli eventi in chiave negativa cerca di essere più preparato alle possibili conseguenze e cerca di pensare ad un’eventuale soluzione al problema anche se questo non ancora esiste. Il pessimista guarda al futuro, ma un futuro rappresentato in modo negativo. Al contrario chi pensa in modo positivo vede solo gli aspetti reali e concreti delle cose, si rappresenta gli eventi in chiave positiva senza badare alle eventuali ripercussioni sul futuro e si preoccupa di trovare una soluzione al problema solo quando questo diventa reale, solo quando esiste nel presente.

Quando pensiamo al problema, di solito (non sempre), pensiamo anche alle soluzioni che si possono trovare. Purtroppo però, a pensare sempre e solo agli aspetti negativi degli eventi e ai possibili problemi che ne possono scaturire, si finisce vittima di un vortice di pensieri negativi che non fanno altro che innescare una reazione a catena che deprime e angoscia.

Pensare “al negativo” ci dà l’illusione di poter controllare ed aver influenza sugli eventi del futuro. Avete letto bene, “illusione”… perché si finisce per star male per cose che non si verificheranno mai!

E intanto cosa accede nel presente?

Accade che ad essere minata è la serenità delle persone. Proprio la serenità, uno dei beni più preziosi!

Quindi smettiamola di pensare in modo negativo e viviamo il presente! Raffigurarsi un futuro catastrofico non serve a nulla!

I pensieri negativo non ci aiutano a controllare il futuro, perchè la vita è quel mazziere che ti cambia le carte ad ogni mano. . .

Dott Antonio Fabozzi,

Psicologo dello Sport e Psicoterapeuta

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